Antimicrobial Stewardship
Con il decreto assessoriale n°703/2020 è stato approvato il Documento di indirizzo regionale per l’organizzazione dei programmi aziendali di antimicrobial stewardship con lo scopo di fornire alle aziende sanitarie ospedaliere e territoriali le strategie e le linee di intervento di carattere organizzativo per attuare i Programmi aziendali di antimicrobial stewardship per l’uso appropriato degli antibiotici.
L’art. 3 del suddetto decreto dispone che tutte le aziende sanitarie debbano inderogabilmente adeguare gli applicativi informatici LIS con l’obiettivo di renderli idonei alla produzione di tracciati record coerenti alle specifiche tecniche previste dal protocollo AR-ISS dell’Istituto Superiore di Sanità per l’estrazione dei dati di sensibilità agli antibiotici. Ciò al fine di dare seguito all’attuazione dei programmi aziendali di Antimicrobial Stewardship e garantire che gli antibiotici vengano prescritti tenendo conto dei dati delle resistenze batteriche ottenuti dalla sorveglianza attuata dalla rete dei laboratori di microbiologia, di cui al D.A. 356/2019 e s.m.i. I dati di laboratorio MDR, pertanto, costituiscono la base per la prescrizione della terapia empirica a livello locale.
Il Documento di indirizzo regionale per l’organizzazione dei programmi aziendali di antimicrobial stewardship, inoltre, prevede il potenziamento dei servizi diagnostici microbiologici e di diagnostica rapida per l’identificazione dei patogeni e delle resistenze: ogni azienda deve possedere almeno un laboratorio centralizzato di microbiologia dotato di strumenti per la identificazione e la determinazione delle resistenze mediante metodologie rapide. In particolare, costituiscono requisiti minimi:
- l’utilizzo della spettrometria di massa MALDI-TOF per la ID rapida di microrganismi da materiale patologico e/o da colonia;
- metodologie in biologia molecolare o affini per rapidità, per la ricerca dei principali geni di resistenza.
Nel documento viene altresì ribadita l’obbligatorietà per ogni azienda di aderire alla rete dei laboratori di microbiologia (DA 356/2019) per la sorveglianza delle resistenze batteriche adeguando gli applicativi informatici e prevedendo i diversi livelli di reportistica (generale, per reparto, per specie batteriche, per antibiotico, per patologia, per materiale patologico).